Spesso vengono a studio coppie che mi chiedono di avere un servizio fotografico di matrimonio in stile reportage. Ovviamente sono felicissimo di questo perchè è proprio lo stile che cerco nella fotografia di matrimonio.
Quasi tutte le coppie però rimangono di stucco quando gli dico: “se al fotografo gli viene chiesto di lasciare dei ricordi allora è praticamente impossibile fotografare il matrimonio in stile reportage“. Rimangono quasi tutte a bocca aperta. Perché non è possibile? E tutte le fotografie di matrimonio che ho visto sul tuo sito allora non sono in stile reportage?
Ti racconto il mio piccolo “segreto”. Se una coppia mi sceglie per raccontare il loro matrimonio mi sta dando anche una delle responsabilità più grandi: consegnare delle fotografie che raccontino dei momenti indimenticabili. Questo vuol dire che non posso lasciare al caso il racconto del tuo matrimonio. Il reportage (quello autentico) è meraviglioso, lo adoro. Ma è pur vero che, se al tuo matrimonio non accadono determinate situazioni, non posso far finta di nulla e lasciarti a mani vuote, senza ricordi..
Faccio un esempio: può capitare (ed è frequentissimo) che tra la frenesia di tutta la giornata non si venga a creare un momento, un attimo, un istante nel quale tu sarai vicino ai tuoi genitori. Possibile? Si è così e può capitare. Se fosse vero reportage non avresti quindi la fotografia con i tuoi (se non si crea la situazione non ci sarà la fotografia che la racconta).
Hai mai conosciuto una sposa che dice “non importa se non ho la foto con papà, io voglio un racconto in stile reportage e non un fotografo che mi dice cosa fare“?
Siccome è difficile trovarla, quello che io faccio durante i matrimoni è assumermi la responsabilità e dare dei consigli e suggerimenti affinché determinate situazioni accadono. E la cosa più bella è che tu non te ne renderai conto, vivrai il tuo matrimonio senza pensieri e intorno a te accadranno situazioni meravigliose quasi per magia.
Ci saranno momenti in cui mi avvicinerò a tuo papà e gli dirò “vada pure da sua figlia, gli sistemi il velo, guardi com’è bella“. Lui si avvicina e….. boom. Scatto quella fotografia che vale più di mille parole. Oppure prenderò un palloncino lo darò ad una bambina e lei mi ringrazierà con un sorriso meraviglioso… boom. Un altra fotografia che amerai alla follia.
É reportage? No, ma a chi importa? Sono fotografie spontanee. Così io le definisco. Questo per me è assumersi la responsabilità di raccontare un matrimonio.
PS Nonostante questo però sono in continua ricerca della sposa che mi lasci completa libertà di interpretazione, una sposa che mi dica: “Alessandro non voglio che ti assumi la responsabilità di lasciarmi dei ricordi completi, voglio che racconti il mio matrimonio con la massima spensieratezza e creatività, voglio un racconto reale di come sarà il mio matrimonio visto con i tuoi occhi.“. Non so se la troverò mai ma non smetterò mai di cercarla.